Recensione blood simple - sangue facile
Recensione a cura di A. Cavisi (voto: 8,5)
Un marito sospettoso assume un detective privato per raccogliere prove sul tradimento di sua moglie con uno dei suoi dipendenti. Quando questi gli mostra le foto dei due amanti, lo ingaggia per assassinarli.
In realtà, il detective aveva truccato le foto per poter spillare più soldi e, dopo averli ricevuti, attuerà un piano malefico per liberarsi delle prove del suo misfatto.
Primo film dei geniali fratelli Coen, che contiene già tutto il loro rigore formale e la loro estrema inventiva. Parte come una semplice storia di amore, tradimento e vendetta e si trasforma in qualcosa di molto più oscuro, contorto e complicato che mostra tutto il pessimismo e la scarsa fiducia nell'umanità e tutta la crudeltà e l'ineluttabilità della vita.
Quattro i personaggi attorno ai quali ruotano le nerissime vicende raccontate dalla pellicola, quattro le personalità descritte e tratteggiate con una perfezione ineccepibile, quattro gli sguardi che si incrociano e ci raccontano il disfacimento e la degradazione dei valori, degli ideali e dei sentimenti, anche se per assurdo almeno tre dei personaggi agiscono spinti proprio dall'amore e da alcune delle sue sfaccettature: la gelosia e il possesso, l'anelito di protezione nei confronti dell'oggetto dei propri desideri e, infine, la voglia di rivalsa e di affermazione personale (questi ultimi sentimenti fanno parte dell'amor proprio che è pur sempre una forma di amore).
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