giovedì 15 aprile 2010

Recensione 20000 LEGHE SOTTO I MARI

Recensione 20000 leghe sotto i mari




Regia di Richard O. Fleischer con Kirk Douglas, James Mason, Paul Lukas, Peter Lorre, Robert J. Wilke

Recensione a cura di Giordano Biagio

Capolavoro di fantascienza del 1954 con buon successo di pubblico, firmato Richard Fleischer, regista di grande compostezza visiva, fornito di un talento e di una ricercatezza scenica rari, noto per la sua originale capacità narrativa in grado di imprimere ai suoi film un ritmo insolito, sorprendente, di grande effetto, arricchito da improvvisi colpi di scena e da ingegnosi risvolti mozza fiato.

Fleischer riesce a stimolare costantemente la curiosità degli spettatori e a dare scorrevolezza al racconto grazie a uno sviluppo della narrazione basata sul principio del dire il più possibile per immagini, con un grande lavoro di sintassi e ortografia visive, che rilasciano scene sempre vive, altamente comunicative, in un certo senso ciarliere ma silenti nello stesso tempo, mai inerte, un metodo registico gravosissimo ma che diventa una preziosa penna per raccontare; essa si abbina felicemente a un significato più di insieme del film, ben formulato, a volte enigmatico, temporaneamente ermetico, ma mai oscuro che inventa un piacere di base filmico di grande valore storico.
Le intonazioni più emotive delle sue scene si spingono sempre verso l'alto, e sono supportate da affabulazioni scelte con maestria, ben sostenuti da grandi interpretazioni e da sceneggiature di alta professionalità che non lasciano spazio a complicazioni cerebrali o a improvvisi sfilacciamenti fantasiosi del filo narrativo.

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