Recensione oltre le regole - the messenger
Recensione a cura di Mimmot
"So cosa stai pensando. Stai pensando: che cazzo, sono un fottuto eroe di guerra, decorato, a tre mesi dal congedo e mi sbattono nella squadra degli Angeli della Morte; ho un cercapersone, un discorso precotto e un ufficiale pazzo con cui fare surf in un cazzo di Oceano del Dolore".
Parlare di guerra e non mostrare mai la guerra. Solo il dolore. Il fottuto, maledetto, lacerante dolore, per l'assurda, illogica, irrazionale, insensata morte dei soldati al fronte.
È questo ciò che fa "Oltre le regole" (assurdo titolo italiano che fa sembrare il film un pornazzo, più che una drammatica pellicola di guerra): mostrare il dolore per elaborare il lutto collettivo di una guerra assurda, che non ce l'ha fatta ad entrare nella coscienza di una nazione.
L'Iraq oggi come il Vietnam ieri.
Una ferita ancora aperta che non ha fatto in tempo a rimarginarsi e che, anzi, rischia di incancrenirsi per le tante volte che è stata contaminata dalla politica di guerra americana.
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