giovedì 29 aprile 2010

Recensione L'UOMO NERO

Recensione l'uomo nero




Regia di Sergio Rubini con Margherita Buy, Valeria Golino, Riccardo Scamarcio, Fabrizio Gifuni, Maurizio Micheli, Vito Signorile, Anna Falchi

Recensione a cura di peucezia

Sergio Rubini nella sua ultima fatica cinematografica ripropone un tema a lui da sempre caro: il ritorno alle proprie radici e l'indagine retrospettiva della propria infanzia.
Rispolverando il ruolo del capostazione, che lo vide debuttare sullo schermo, Rubini cuce una storia in parte autobiografica (il padre del regista come il protagonista del film è un ex dipendente delle Ferrovie nonché pittore dilettante) sulla relazione tra un padre e il suo unico figlio.

La storia, così come ne "L'amore ritorna", inizia ai giorni nostri: Gabriele Rossetti, un figlio ormai importante che, come il regista, si è staccato dal luogo natio, vi fa rientro per accompagnare all'ultima dimora il padre morente.
A ritroso la scena si sposta verso la metà degli anni Sessanta in un paese dell'entroterra barese: qui vive un bambino piuttosto vivace figlio di un capostazione insoddisfatto del suo lavoro impostogli a suo tempo dal padre e di una bella professoressa (Valeria Golino), consorte integerrima nonché valida donna di casa. Completa la famiglia uno zio scapolo non ancora trentenne (Riccardo Scamarcio) proprietario di un avviato negozio e adorato da sorella e nipote.

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