mercoledì 17 giugno 2009

Recensione A HERO NEVER DIES

Recensione a hero never dies




Regia di Johnnie To con Leon Lai, Lau Ching Wan, Fiona Leung, Mung Yo Yo, Michael Lam

Recensione a cura di A. Cavisi

Martin e Jack, due sicari appartenenti a gang rivali della malavita cinese, in uno scontro durissimo tra i due boss rimangono gravemente feriti. Emarginati dai rispettivi clan e minacciati dai loro vecchi capi, decidono di vendicarsi e di fare giustizia.

Grande action-movie che non manca di emozionare e far riflettere lo spettatore, "A hero never dies", firmato Johnnie To, porta con sé una serie di tematiche molto care al cinema orientale e molto intense per il modo in cui vengono comunicate al pubblico.
In questo caso si parte dal sentimento dell'amicizia (quella latente ma sicuramente ben visibile tra i due protagonisti) per poi andare a toccare valori come l'onore, la giustizia, la vendetta, l'amore e, soprattutto, l'eroismo. "Chi ha una pistola è come Dio", dice ad un certo punto uno dei due rivolgendosi al veggente che malauguratamente si ritrova nel bel mezzo della faida al centro della pellicola, segno questo della completa assolutezza e onnipotenza della violenza e dei suoi detentori. Gli scoppi di violenza incorniciati da alcune sequenze che hanno un impatto adrenalinico e visivo non indifferente sono inframmezzati da momenti di alta poesia (soprattutto riguardanti le due donne dei protagonisti, ma non solo) e altri di grande ironia, come la telefonata incrociata tra i due protagonisti in cui continuano a minacciarsi e a punzecchiarsi per interposta persona (il gestore del locale dove passano il loro tempo libero), per poi risolvere i dissidi faccia a faccia in una maniera originale. A tal proposito rimane forse la sequenza più riuscita e più interessante della pellicola, quella nella quale i due tentano di "sconfiggersi" a vicenda, colpendo con una moneta il bicchiere di vino dell'altro. Il vino sarà una componente fondamentale del film, per la precisione una bottiglia di vino che porterà il nome di uno dei due come etichetta e che verso la fine si farà al centro di una sequenza molto toccante e soprattutto significativa per l'assunto principale della pellicola e cioè l'immortalità dell'eroismo (i due boss che meschinamente si uniranno dopo aver combattuto a costo delle vite altrui, brinderanno con il vino che cadrà sul tavolo come delle vere e proprie gocce di sangue).

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