Recensione i tenenbaum
Recensione a cura di Jellybelly (voto: 8,0)
Prendete "La famiglia Winshaw", romanzo di culto di Jonathan Coe, ripulitelo (ma non eccessivamente) dei tratti di cattiveria dei suoi protagonisti ed aggiungete una abbondante spolverata di idiozia: otterrete "I Tenenbaum", terzo lungometraggio firmato dal talentuoso regista Wes Anderson dopo "Un colpo da dilettanti" e "Rushmore".
Quella dei Tenenbaum è una famiglia molto particolare, segnata dalle intemperanze del capostipite Royal (Gene Hackman), avvocato di successo finito sul lastrico a causa della sua propensione alle frodi, che gli costerà l'affetto della moglie Etheline (Anjelica Huston), brillante archeologa, e dei figli Chas, Richie e Margot.
Proprio i tre figli rappresentavano il maggiore orgoglio della famiglia, ciascuno con il proprio talento speciale che lo rendeva un enfant prodige: Chas era un mago della finanza che aveva guadagnato il primo milione ancora adolescente; Richie era un asso del tennis e Margot, adottata da Royal ed Etheline ancora neonata, era una drammaturga di talento. Dopo vent'anni di scandali e tradimenti le loro capacità e la loro serenità erano ormai svanite, finché il ritorno del padre, il vecchio Royal, non smuoverà le acque salvando "una nave destinata ad affondare".
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