lunedì 14 dicembre 2009

Recensione LA BALLATA DI STROSZEK

Recensione la ballata di stroszek




Regia di Werner Herzog con Bruno S., Eva Mattes, Clemens Sheitz

Recensione a cura di Gilles (voto: 8,0)

Con quest'opera, Werner Hezog torna a collaborare con Bruno S., attore protagonista de "L'enigma di Kaspar Hauser". Tra i due film sembra incrociarsi una tematica fondamentale: l'incapacità dell'autentico individuo di vivere secondo i canoni di una società seriale e, di conseguenza, la conduzione di un'esistenza sempre separata, gravata dal sopruso, dalla malevolenza. In questo frangente di vita, una serenità nella morte non è possibile.

Berlino: Bruno Stroszek, cantastorie girovago, esce dal carcere dopo due anni. Egli è un habitué di riformatori, prigioni e quant'altro; la sua vita si è scandita secondo un'alternanza di momenti di libertà e momenti di reclusione, anche se non sembra esserci poi tanta differenza tra i due: Bruno infatti è un emarginato, si sente tale ed è trattato come tale, sia fuori che dentro la cella. Ad un certo punto della sua vita decide non solo che questa monotona alternanza doveva cessare, ma anche che il sottofondo costante della sua esistenza doveva colorarsi di altre tinte, respirare nuove arie. La sorte gli butta addosso una prostituta, violentata dai suoi stessi protettori, e un vecchietto che è stato invitato dal nipote ad andare a trovarlo, negli Stati Uniti. L'occasione è troppo ghiotta, i tre partono per l'America. Inizia così per loro una nuova vita.

[...]

Leggi la recensione completa del film LA BALLATA DI STROSZEK su filmscoop.it

Nessun commento: