Recensione moon
Recensione a cura di Anna Maria Pelella
Sam Bell è un astronauta che lavora per la Lunar, presso la base spaziale Sarang, situata sul lato oscuro della luna. Il suo compito, con un contratto di tre anni, è quello di sorvegliare l'estrazione dell'Elio-3 da inviare sulla Terra come combustibile. Ma a pochi giorni dalla scadenza del contratto Sam ha un incidente, e dopo un po' comincia a vedere un uomo che gli somiglia che occupa i suoi spazi all'interno della base.
"Moon", ovvero il ritorno di Starman, che ha smesso di girare nello spazio e si è ritagliato un lavoro di tutto riposo su una base lunare. Sempre in contatto con gli astri, ma imborghesito dall'attesa. Tre anni sono lunghi da passare, anche se la compagnia di Gerty sembra un aggiornamento riuscito di Hal 9000. I capelli lunghi e la barba invece vengono da un normale abrutimento da solitudine prolungata. E nel complesso Sam se la cava abbastanza bene. Parla con Gerty e con le piante, e risponde ai video della moglie e della figlioletta con tenera nostalgia.
Ma poco prima del ritorno accade qualcosa. Sam si ferisce, e incomincia pure a vedere un tipo strano che gira nei suoi spazi che, seppur non ristretti, certo finora non erano mai stati condivisi.
Qualcuno usa la sua palestra, e salta con la sua corda. E mentre si chiede "chi ha mai dormito nel mio letto? E chi ha mangiato la mia minestra?", la favola va avanti e Sam scopre che le cose sembrano leggermente diverse da come le aveva capite lui.
Gerty, il cui compito principale sarebbe governare la base e tenere a bada le eventuali mattane di chi resta troppo tempo da solo, si rivela essere in realtà la mente cui è demandata la gestione totale del lavoro sulla sede distaccata della Lunar. Sam fa soltanto quello che Gerty non può fare: spedire l'Elio-3 sulla Terra.
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