mercoledì 23 dicembre 2009

Recensione VITE VENDUTE

Recensione vite vendute




Regia di Henri-Georges Clouzot con Véra Clouzot, Yves Montand, Charles Vanel, Folco Lulli, Peter Van Eyck

Recensione a cura di The Gaunt (voto: 10,0)

Nella storia del cinema francese Henry Georges Clouzot si pone ad uno stadio evolutivo di passaggio fra il realismo poetico e la di poco successiva nascita della Nouvelle Vague. Un autore particolare che si è saputo ritagliare un proprio spazio espressivo, sebbene qualche volta ingiustamente dimenticato e messo ai margini per via della sua discussa "collaborazione" con il regime filo-nazista di Vichy. Da tale connubio però va sottolineata la realizzazione di una pellicola come "Il Corvo" ("Le corbeau"), gioiello indiscusso dell'intera cinematografia francese, assai poco rassicurante rispetto a tematiche più di regime, dove un ambiente tipicamente piccolo borghese viene devastato dalla meschinità e dal sospetto per colpa di certe missive firmate appunto "Il Corvo" (espediente che ha ispirato successivamente la famosa stagione dei veleni alla Procura della Repubblica di Palermo ai tempi di Falcone e Borsellino).

Clouzot è sempre stato un amante di storie dalle tinte molto fosche, in cui vengono evidenziati i lati nascosti e più oscuri dei caratteri dei personaggi e dove soprattutto anche le luci celano segreti tali da generare sospetti e paure. Un pessimismo cupo attraversa le sue pellicole da "Il Corvo" passando per "Legittima difesa", fino allo squallore morale de "I diabolici".

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