Recensione motel woodstock
Recensione a cura di ele*noir (voto: 7,0)
Nel 1969 l'America ospita, senza che potesse prevederlo o fermarlo, il più grande concerto rock della storia della Musica. Nei campi di Bethel, piccola cittadina dello stato di New York, viene allestito il festival di Woodstock, che in tre giorni di musica rock libera l'espressione pacifista di una generazione che voleva cambiare il mondo con l'amore.
A quarant'anni dall'anniversario dello storico evento esce un film che ne ricorda la gestazione, basandosi sulla biografia di Elliot Tiber, Taking Woodstock (da cui è tratto anche il titolo originale del film), il ragazzo che permise agli organizzatori del concerto di avere un luogo dove realizzarlo.
Elliot Tiber è un giovane artista che s'impegna per far rimanere a galla la pensione dei genitori, El Monaco Hotel, oberata di debiti. Quando viene a sapere che il Festival di Woodstock non ha trovato una sede dove essere allestito, si fa avanti offrendo la sua proprietà e il permesso che aveva ottenuto per il White Lake Music and Arts Festival, diventando colui che permise di far diventare il concerto leggendario.
[...]
Leggi la recensione completa del film MOTEL WOODSTOCK su filmscoop.it
Nessun commento:
Posta un commento