Recensione repulsion
Recensione a cura di Ciumi (voto: 9,0)
L'occhio assorto della Deneuve - spento, indolente, che non guarda - fa da introduzione all'inquietante secondo lungometraggio di Polanski: l'iride e la pupilla si muovono nella sclera senza attenzione, mentre il tamburo in sottofondo preavvisa il ribollire dell'orrore sotterraneo, della mente, dei nervi.
Quindi due mani che si toccano candidamente, ma l'affettuosità dell'immagine è finta e ironica: l'inquadratura si apre in un centro estetico, dove Carol - l'assoluta protagonista - tiene la mano ad una cliente, una signora sdraiata sul lettino con una maschera di bellezza sul volto, prima tra quelle figure ridicole, tra quei personaggi caricaturali di gente comune, di vecchie chiacchierone e assillanti ficcanaso, che rivedremo in questa e ancora più spesso in successive pellicole del regista polacco.
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