Recensione le ragazze di piazza di spagna
Recensione a cura di peucezia (voto: 7,5)
Luciano Emmer, milanese di nascita e inventore di "Carosello", nei primi anni Cinquanta si segnala per il suo personale contributo al filone del neorealismo rosa in salsa romana, dando la stura a quel legame lungo decenni tra la commedia sentimentale e la Capitale.
"Le ragazze di Piazza di Spagna", girato nel 1952, è un film corale pensato al femminile.
Le protagoniste sono delle sartine impiegate in una importante casa di mode romana. Di estrazione popolare, le tre ragazze vivono in zone periferiche: il loro obiettivo è sposarsi, e il lavoro è solo un mezzo per "farsi la dote", più che un fine. A seguire le loro giornate, da osservatore super partes e narratore onnisciente, un giovane professore interpretato dallo scrittore Bassani.
Intorno alle tre giovani attrici protagoniste,tutte destinate a un fulgido avvenire, uno stuolo di nomi di primo piano nella cinematografia dell'epoca, da Ave Ninchi a Eduardo De Filippo a Leda Gloria e, in un ruolo minore, Marcello Mastroianni. Il film segna anche il debutto del giovanissimo Renato Salvadori come fidanzato di una delle attrici protagoniste, Lucia Bosè (evidente la differenza d'età a sfavore della bella interprete).
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