Recensione fog
Recensione a cura di Anna Maria Pelella
Antonio Bay si accinge a festeggiare il suo centenario. La leggenda vuole che la cittadina fosse stata edificata sulla baia dove un vecchio galeone aveva fatto naufragio un secolo prima, ingannato dalle luci tra gli scogli. Quella stessa notte padre Malone trova un diario appartenuto a suo nonno, parroco della prima generazione di abitanti della baia, e presto scopre cose niente affatto rassicuranti sull'operato del suo predecessore, intanto dalla baia emerge una fitta nebbia, la quale sembra travolgere tutto quello che incontra...
La nebbia si alza subito dopo il tramonto. La prima a vederla è la speaker radiofonica, che dall'alto del suo faro ne parla con voce suadente e mette in guardia i marinai della barca al largo... Attenzione ragazzi, c'è un banco di nebbia da est... Ma quello che nessuno sa, tranne il marinaio del prologo e i bambini a cui lo ha raccontato, è che la nebbia ad Antonio Bay non si vedeva da cento anni, e c'è una vecchia diceria a proposito del suo ritorno sulla baia, che stanotte festeggia il suo centenario. I cittadini sono in fremente attesa dei festeggiamenti, ciascuno a suo modo si organizza, e quello che la baia ha in serbo per i suoi abitanti è il regalo inatteso che piomberà su di loro al tramonto.
[...]
Nessun commento:
Posta un commento