mercoledì 15 aprile 2009

Recensione IL GABINETTO DEL DOTTOR CALIGARI

Recensione il gabinetto del dottor caligari




Regia di Robert Wiene con Werner Krauss, Conrad Veidt, Friedrich Feher, Lil Dagover, Hans Heinrich von Twardowski

Recensione a cura di Giordano Biagio (voto: 10,0)

"Il gabinetto del dottor Caligari" è ambientato in Germania intorno al 1830 in un paese immaginario di nome Holstenwal. Il regista Wiene aveva il non facile compito di sostituire Fritz Lang, designato in un primo momento alla regia; Lang rilascerà tuttavia alcune sue inconfondibili tracce, avendo contribuito notevolmente al progetto filmico.
La pellicola è stata girata nel 1919, in un'atmosfera di forte rinascita dell'interesse artistico dei tedeschi. Siamo al primo sorgere della repubblica di Weimar.

Il genere di questo film non è di facile definizione; lo si può forse considerare un Horror-psichiatrico, perché paura e disagi di tipo psicotico sono fortemente presenti nel racconto e sono presi in un meccanismo di drammatizzazione che produce notevoli risultati di coinvolgimento.
Il film si svolge con uno stile inedito, a volte complesso nelle sue forme cinematografiche più strutturali, in cui spicca per potenza espressiva il gioco di ombre in movimento, che accompagnano, ingigantite sulle pareti dalla proiezione della luce sorgente, le azioni più delittuose.
Alcune tecniche, considerati i tempi in cui si svolge il film, risulteranno del tutto innovative.

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