Recensione la matassa
Recensione a cura di peucezia
Firmato a sei mani dalla coppia Ficarra-Picone con la collaborazione di Giambattista Avellino, storico autore delle gag della premiata ditta Mondaini-Vianello, il film è un felice ulteriore passo in avanti nella carriera dei due giovani comici dopo le prime interessanti prove e il successivo ottimo esito de "Il sette e l'otto".
Giocando sulla loro fisicità, i due attori continuano con le tipologie che già dettero lustro e fortuna all'altra illustre coppia comica siciliana, i mitici Franco e Ciccio.
Dei due, Picone, chiaro di capelli e carnagione, alto e più raffinato, è di solito il timido perbene, immagine borghese della nuova Sicilia, mentre Ficarra, basso, riccioluto e moro è solitamente il furbo dal cuore tenero abituato ad arrangiarsi e di origine plebea.
I ruoli di spalla e di comico sono intercambiabili, perché se nella tradizione la spalla è in genere il furbo e il vero comico è l'ingenuo, con il duo siciliano non esiste una demarcazione netta in quanto i due sanno porgere le battute vicendevolmente.
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