mercoledì 15 aprile 2009

Recensione SICKO

Recensione sicko




Regia di Michael Moore con Michael Moore

Recensione a cura di Anna Maria Pelella

"Negli Usa cinquanta milioni di persone, fra cui nove milioni di bambini non hanno assistenza sanitaria. Per questo, la sanità non dovrebbe produrre profitti"

Questo il punto di partenza del film di Michael Moore, che però chiarisce quasi subito che in questo lavoro non intende parlare di loro, tanto più che il mondo intero conosce la situazione di chi in America non ha un'assicurazione che copre le spese sanitarie, ma quello di cui lui vuole parlare è la situazione di chi un'assicurazione ce l'ha.
Ed è così che veniamo a conoscenza del fatto che anche chi ha un'assicurazione sanitaria non sempre riesce ad ottenere l'assistenza per cui paga. Anzi molte volte questa gli viene negata con le scuse più incredibili, come la ragazza di vent'anni a cui è stata negata assistenza per un tumore con la motivazione che a quell'età non poteva avere quel tipo di patologia, lei non si è persa d'animo ed è andata in Canada, ha dichiarato di vivere con un canadese e si è fatta operare. Poi c'è l'incredibile caso dell'uomo che aveva avuto un incidente in cui si era staccato l'ultima falange del dito anulare e del medio e, qua siamo alla fantascienza, gli viene proposto un costo di 60.000 dollari per riattaccare il medio e 12.000 per l'anulare, Moore ci fa sapere che essendo un sentimentale il poveretto ha scelto di farsi riattaccare il dito anulare. Scopriamo poi che i volontari dell'undici settembre non hanno una copertura sanitaria riconosciuta perchè, appunto volontari e non assunti dallo stato, e che molti di loro hanno la salute rovinata dalle esalazioni e nessuna possibilità di cure.

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