martedì 13 ottobre 2009

Recensione BAARIA - LA PORTA DEL VENTO

Recensione baaria - la porta del vento




Regia di Giuseppe Tornatore con Francesco Scianna, Margareth Madè, Raoul Bova, Laura Chiatti, Monica Bellucci, Enrico Lo Verso, Nicole Grimaudo, Gabriele Lavia, Beppe Fiorello, Giorgio Faletti, Paolo Briguglia, Vincenzo Salemme, Aldo, Luigi Lo Cascio, Leo Gullotta, Nino Frassica

Recensione a cura di ferro84 (voto: 5,0)

Secondo una consolidata abitudine, da una parte giustificata da un anacronistico patriottismo, dall'altra da un più concreto opportunismo dei critici nostrani, esiste la consuetudine di accogliere in modo benevolo i film italiani. Come se una critica favorevole potesse riuscire a riscattare le sorti di una cinematografia moribonda, che spesso confonde piccoli segni di vita (chiamasi "Il divo" o "Gomorra") come inizio di una improbabile guarigione. Quando anche i grandi autori non riescono più a portare in sala film degni di questo nome, allora forse è arrivato il caso di staccare la spina e ricominciare daccapo.
Forse in molti potranno trovare tale analisi eccessiva, ma quando anche gli ultimi film di Giordana, Bellocchio, Avati o Placido non riescono a riscattarsi da una generica mediocrità (spacciata per autorialità), forse c'è da considerare in modo attento le feroci critiche mosse dal ministro Brunetta al Festival di Venezia di quest'anno.

"Baarìa" è l'ennesimo esempio di un cinema che non sa più ragionare, che ha perso non solo l'ispirazione ma anche il senno. Secondo quale logica di buon senso sia possibile attribuire un budget spropositato (25 milioni di euro) ad un regista che ha dimostrato di dare il meglio di sé in film di basso profilo, difficilmente si riesce a comprendere.
Chi conosce Tornatore ricorderà piccoli gioielli come "Il Camorrista", "Una pura formalità" e "La Sconoscita"; film a basso costo capaci di catalizzare lo spettatore con sceneggiature di ferro e ritmi ipnotizzanti. Il Tornatore dei grandi kolossal è quello che ha dato le maggiori delusioni sia artistiche che commerciali, come con "Malena" o "La Leggenda del pianista sull'oceano". A prescindere da qualsiasi valutazione artistica, l'augurio è che "Baarìa" possa diventare un grande successo al botteghino ma, nonostante la pompatissima campagna stampa che confonde un primo posto in classifica con un successo commerciale, va sottolineato che i risultati attuali restano ancora lontani anni luce da un pareggio di bilancio.

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