giovedì 29 ottobre 2009

Recensione BRUNO

Recensione bruno




Regia di Larry Charles con Sacha Baron Cohen, Alice Evans, Candice Cunningham, Clifford Banagale, Ben Youcef

Recensione a cura di pompiere (voto: 4,0)

Il biondissimo, depilatissimo e fashionissimo Brüno vive a Vienna, "la città più figa di Austria", dove presenta un programma tv sulla moda molto alla moda, "Funkyzeit". Sempre in prima fila a tutti i vernissage e alle sfilate più cool, a causa dei suoi estremi tentativi di indossare abiti sempre più impossibili, Brüno arreca un enorme danno durante un défilé a Milano e, per questo, viene allontanato dai ritrovi più "in" e licenziato dalla rete televisiva.
Decide, allora, che l'unica piazza che potrebbe accoglierlo è Los Angeles e pensa di trasferirsi lì. L'obiettivo è, come dice lui, "diventare la più grande star gay del cinema dopo Schwarzenegger" o, comunque, di acquisire la notorietà a qualsiasi costo.

Sasha Baron Cohen/Brüno, credendosi emblema di epicureismo gay, si atteggia per tutto il film con proverbiali polsi spezzati, accento fastidiosamente teutonico, vestiti arditi e sempre smanicati su hot- pants abbassati, circondato da onnipresenti flash fotografici, immagini patinate col flou, bizzarrie comportamentali. Dopo mezz'ora si capisce come possa già aver scocciato.

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