Recensione julie & julia
Recensione a cura di JackR
"Julie & Julia", ispirato a due storie vere e tratto dal libro di Julie Powell, mostra sin da subito, se ci fosse ancora qualche dubbio, perché Meryl Streep sia considerata la migliore attrice in circolazione.
Semplicemente, è capace di scomparire nel suo personaggio, dare vita e credibilità a qualunque emozione, qualunque sia il film, il tempo concessole sullo schermo e la battuta da recitare.
E dire che stavolta era dura: Julia Child, il personaggio da lei interpretato, è famosa per aver scritto un libro di cucina francese indirizzato agli americani (fatica sprecata, comunque) quindi, tutto sommato, la vita e i tempi di una signora di mezza età che impara a cucinare in Francia negli anni cinquanta ha davvero ben poco di interessante.
Il film procede su due piani temporali distinti, alternando la vita della Child, appunto, e quella di Julie Powell, trentenne fragile e frustrata dei giorni nostri (Amy Adams, un po' meno convincente del solito) che decide di sperimentare tutte ma proprio tutte le ricette di Julia in un anno esatto e scrivere su un blog la sua esperienza, che piano piano si trasforma in un'ossessiva sfida con se stessa.
Il confronto tra due generazioni di donne - non coetanee, va detto, quindi un po' pretestuoso - risulta impietoso nei confronti delle nostre contemporanee (un po' come quello tra le due attrici): Julie mette a repentaglio il suo matrimonio per un'impresa che da svago momentaneo diventa l'unico metro per la sua realizzazione personale, l'ultima spiaggia per dimostrare di non avere un grande futuro già tutto dietro le spalle.
La struttura narrativa della storia di Julie procede secondo il consolidato schema "idillio - problema - rottura - riconciliazione e morale finale". La solita storia insomma: non si fa che aspettare che la gigantesca Julia-Meryl torni in scena ad illuminare il film.
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