Recensione eva e adamo
Recensione a cura di JackR
Cosa lega le persone? Quali sono le circostanze che ci portano a scegliere un compagno per la vita? Dietro la parola "amore" è facile nascondere, come polvere sotto un tappeto, illusione, egoismo, compromessi e solitudine.
Vittorio Moroni alza il tappeto e ci mostra, impietosamente, la polvere. Eva e Adamo è un documentario su tre coppie certamente poco convenzionali: una ultrasettantenne milanese sposata ad un senegalese trentacinquenne, una giovane pornostar ed il suo compagno, un'infermiera e suo marito paraplegico affetto da una malattia degenerativa. Moroni non ha intenti voyeuristici nè tantomeno moraleggianti; l'involontaria comicità della storia della attempata Erika Milano (nom de plume, ovviamente, da vera star) e la drammaticità della storia di Veronica e Alberto in realtà lasciano inequivocabilmente, grazie anche al rispetto con cui le riprese sono fatte ed il prodotto è confezionato, il campo allo svelamento del trucco usato: dopo la proiezione, ad uno spettatore che sottolineava la particolarità delle storie scelte, il regista faceva notare che i meccanismi in atto tra i sei protagonisti probabilmente non sono tanto differenti da quelli che si instaurano nelle coppie "normali", quelle in cui non sono la differenza di età, il lavoro particolare o una malattia a saltare immediatamente agli occhi. La deformazione necessariamente introdotta da una telecamera che spia la vita privata risulta, proprio per questo, poco determinante, annullata dalla particolarità delle situazioni in scena.
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