martedì 27 ottobre 2009

Recensione LOVE EXPOSURE

Recensione love exposure




Regia di Sion Sono con Takahiro Nishijima, Hikari Mitsushima, Sakura Ando, Makiko Watanabe, Atsuro Watabe, Yûko Genkaku, Itsuji Itao, Mitsuru Kuramoto, Shinji Miyadai, Mami Nakamura

Recensione a cura di Anna Maria Pelella

"Tutti i pervertiti sono stati creati uguali".

Yu è un liceale la cui madre, profondamente devota, poco prima di morire gli regala una statuetta della Vergine Maria e gli fa promettere di ispirarsi a lei nella ricerca della sua anima gemella.
Suo padre, alla morte della moglie, si converte alla religione cattolica e si fa prete. Intanto Kaori, incomincia a frequentare la chiesa e, lentamente si insinua nella vita dei due. Dopo poco però le cose degenerano e Yu, per attirare l'attenzione del padre depresso dall'abbandono della donna, si inventa di sana pianta peccati da confessargli. Ma quando il padre si accorge delle sue bugie lo manda via, e a Yu non resta altro da fare che peccare davvero. Si unisce così a una banda di giovani che gli presenta un maestro che gli insegnerà l'arte del Tousatsu. E dopo poco Yu si trova a compiere esaltanti acrobazie in stile samurai per fotografare le mutandine delle ragazze in strada. In uno di questi momenti incontra Koike, membro della chiesa Zero, che decide di insinuarsi nella sua vita. Vita che viene ulteriormente complicata dal ritorno di Kaori, che ha portato con sè la figliastra Yoko. Yu incontra Yoko quando è vestito da Sasori, per via di una scommessa con gli amici, e ne rimane affascinato, mentre la ragazza, che odia gli uomini, sembra interessarsi a lui credendolo una donna.

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