Recensione alien - la clonazione
Recensione a cura di Giordano Biagio (voto: 8,0)
"Alien: la clonazione", di Jean Pierre Jeunet esce dopo "Alien 3", un film quest'ultimo molto dibattuto, diretto da David Fincher e ambientato nel 2525, la cui conclusione sembrava aver posto fine anche alla serie con l'inaspettato suicidio dell'eroina Ellen Ripley (Sigourney Weaver) che, per eliminare definitivamente la prole aliena che teneva in grembo, decideva di buttarsi in una fornace di piombo fuso.
Il giovane regista francese Jean Pierre Jeunet riapre un po' temerariamente la serie degli Alien proponendo con questo film (da considerare per inciso molto più ambizioso degli ultimi due) una tematica di grande e affascinante attualità: La clonazione umana.
L'opera ha un bel ritmo ed è ottimamente sostenuta da una efficace sequenza di immagini-simbolo, ricche di sfumature visive che ne amplificano il senso rendendo la trama meno banale.
Un film di classe, dove la regia assume sempre una parte di primo piano, contribuendo al divertimento narrativo con immagini suggestive, ben dettagliate, animate da particolari visivi molto studiati, originali, capaci nell'insieme di smentire tutti coloro che vedono nei film di serie solo sbrigative fotocopie dell'opera prima.
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