Recensione anno uno
Recensione a cura di pompiere (voto: 1,0)
Harold Ramis è sempre stato un punto di riferimento irrinunciabile per un certo tipo di immaginario cinematografico. Grazie al suo apporto autorale a uno dei film di maggior successo di tutti i tempi, "Ghostbusters", è entrato di diritto a far parte della storia della settima arte. E ha avuto sempre un certo garbo nel proporsi non solo come scrittore di commedie un po' illogiche ma anche dietro la macchina da presa con il meritevole "Ricomincio da capo".
Pertanto si è tenuti ad avere determinate aspettative nei confronti dei suoi lavori. In questo caso una commedia che si annunciava un po' scollacciata e senza troppe regole, una pratica che era già in embrione molto tempo fa, redatta per Bill Murray e John Belushi. E invece cosa succede? Ci si trova di fronte a quello che non avremmo mai voluto vedere...
Ramis imbastisce una storia nella quale osserviamo le gesta di Zed (Jack Black), tozzo cavernicolo che non è bravo né come cacciatore né come raccoglitore, gli unici lavori fattibili nel piccolo popolino preistorico dove vive. Combina incidenti in ogni dove ma è simpatico con gli altri, soprattutto con la bella Maya e con Oh (lo sgraziato Michael Cera), candido contadino raccoglitore di frutti. Zed è la gradita barzelletta del posto ma niente di più. Sembra un uomo senza qualità e soprattutto mancante di una dote necessaria all'epoca, il coraggio. Quello che invece ha Marlack, il muscoloso cavernicolo capo del villaggio, pronto a consegnare alla sua bella tutte le teste di cinghiale che riesce a catturare.
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