Recensione ingannevole e' il cuore piu' di ogni altra cosa
Recensione a cura di FrancescoManca (voto: 4,5)
Da parte di molte, forse troppe dive (e divi) del cinema nostrano ed internazionale, vi è spesso un'ostentata manifestazione di autorialità, che spinge ad emanciparsi dai propri colleghi e a tentare di percorrere nuove strade, o meglio, di intraprendere nuove forme di espressione artistica.
Non poteva certo estraniarsi a questo discorso la Dark Lady per eccellenza del cinema italiano, Asia Argento, che in seguito ad una carriera di attrice con risultati altalenanti e a qualche esperienza come aiuto regista di alcuni apprezzati cortometraggi, passò, nell'ormai lontano 2000, dietro la macchina da presa, dirigendo ed interpretando in veste di protagonista il controverso mockumentary (?) "Scarlet Diva".
Alla sua uscita nelle sale, il film venne pesantemente criticato da gran parte degli addetti ai lavori e il pubblico praticamente lo ignorò. Tuttavia si trattava di un'opera coraggiosa, molto probabilmente incompresa - forse anche dalla stessa autrice – che aveva perlomeno il pregio di porsi di fronte agli spettatori in modo non certo usuale e scontato, portando in scena temi scottanti affrontati con durezza e sincerità.
Quattro anni più tardi, la Argento si rimise al lavoro sul controverso romanzo parzialmente autobiografico di J.T. Leroy, traendone spunto per dare vita alla sua seconda fatica dal titolo "Ingannevole è il cuore più di ogni cosa".
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