Recensione la leggenda del pianista sull'oceano
Recensione a cura di sally-OHara (voto: 9,0)
1998: Tornatore propone sul grande schermo la storia tratta dal monologo di Alessandro Baricco, "Novecento", servendosi del proprio tocco poetico, delle musiche di Morricone e dell'interpretazione di Tim Roth per creare l'ennesimo capolavoro.
La vicenda ha luogo nel nebbioso oceano dove il transatlantico Virginian porta gli emigrati verso l'America. La storia è immersa in una suggestiva paesaggistica che fluttua tra romanticismo e neorealismo.
Novecento è un bambino ritrovato sul Virginian da un macchinista; quest'ultimo lo alleva come un figlio proteggendolo dal mondo esterno nel loro piccolo universo inter-navale, per paura di doverlo perdere per sempre. Novecento matura dunque al ritmo dell'oceano coltivando la sua passione per il pianoforte scoperta da piccolo.
Ormai uomo si esibirà per i passeggeri osservando e conoscendo la gente, accrescendo sempre più la propria ingenua e inviolata sensibilità. Il giovane, nonostante le incitazioni degli amici di bordo, non scende mai sulla terraferma.
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