martedì 26 ottobre 2010

Recensione OTELLO

Recensione otello




Regia di Orson Welles con Orson Welles, Micheàl MacLiammòir, Suzanne Cloutier, Robert Coote, Michael Lawrence, Hilton Edwards, Fay Compton, Nicholas Bruce, Jean Davis, Doris Dowling, Joseph Cotten, Joan Fontaine, Alan Webb

Recensione a cura di A. Cavisi

Otello, generale Moro della Repubblica di Venezia, sposa in segreto Desdemona, figlia del senatore Barbanzio.
Una volta divenuto governatore dell'isola di Cipro, assediata dai Turchi, nomina come luogotenente il suo amico Cassio. Il suo alfiere Jago, geloso sia di Desdemonda che di Cassio, trama alle spalle dei tre e instilla in Otello il sospetto che Cassio e Desdemona conducano una relazione clandestina.
Otello, fattosi convincere dall'alfiere, toglie la vita a sua moglie Desdemona, ma quando scopre l'inganno, per il troppo dolore si toglie la vita egli stesso.

"Otello" uscì sugli schermi americani nel 1952. Non era la prima volta che l'immenso Orson Welles si cimentava con la trasposizione di un'opera di Shakespeare, visto che nel 1948 aveva già girato "Macbeth".
Con "Otello", storia di un amore talmente forte da sfociare in tragedia, Welles si prende qualche libertà narrativa rispetto al testo di Shakespeare e fa cominciare l'azione con il funerale dei due innamorati, caduti vittima di una tragedia causata dalla cupidigia e dall'invidia umana. Il funerale è girato e fotografato in maniera espressionista con uno straordinario gioco di ombre che si stagliano sullo sfondo, sotto i raggi del sole.

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