Recensione a doppia mandata
Recensione a cura di A. Cavisi
Una famiglia borghese si dirige verso la rovina a causa dell'arrivo di una giovane e affascinante donna che si stabilisce nella villa accanto.
Grande ritratto di una determinata fetta di società, non privo di denunce e di accuse ben precise, "A doppia mandata" (terzo film del regista francese Claude Chabrol), è un bellissimo affresco di tutte le debolezze e le piccolezze umane, portate allo scoperto da un personaggio molto particolare e, nemmeno lui, esente da difetti. Trattasi del ragazzo interpretato da Jean-Paul Belmondo (sempre in grado di dare vita a personaggi straordinari e indimenticabili, basti ricordare il successivo Michel di "Fino all'ultimo respiro"), che ci tiene a convincere il suocero a lasciare sua moglie per scappare con la sua amante, presentatagli proprio da lui.
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