giovedì 26 marzo 2009

Recensione L'ESORCISTA

Recensione l'esorcista




Regia di William Friedkin con Linda Blair, Jason Miller, Ellen Burstyn, Max Von Sydow

Recensione a cura di Marco Iafrate

L'interesse che l'uomo ha sempre manifestato per il demoniaco ha fatto si che numerosi studiosi dedicassero a questo mistero gran parte della loro vita. Sono stati promossi convegni, pubblicato numeri monografici di riviste teologiche sull'argomento, scritto articoli su rotocalchi e giornali, dedicato trasmissioni televisive con interviste e dibattiti sulla questione. L'interesse per l'occulto ha spesso sovrastato le paure irrazionali dell'uomo portandolo a cercare di scoprire i suddetti misteri con pratiche come la magia, lo spiritismo, l'esoterismo ecc. in un disperato quanto discutibile tentativo di "esorcizzare" la paura innata che egli ha nei confronti del male, del dolore, della morte.

Tutti più o meno sappiamo che la possessione altro non è che l'aggressione da parte di forze demoniache a noi sconosciute a danno di un soggetto umano fino a renderlo del tutto inibito, e di conseguenza incapace di disporre delle proprie funzioni psichiche; e tutti più o meno conosciamo la pratica messa in atto dalla chiesa per far si che una persona sia protetta contro l'influenza del maligno o sottratta al suo dominio se posseduta.
Ora, se è vero che la letteratura mondiale ha da sempre apertamente parlato di possessioni maligne, fin dai testi sacri, descrivendo minuziosamente soggetti posseduti dal demonio o stregati da qualche perverso sortilegio, a far entrare definitivamente nell'immaginario collettivo di milioni di persone la figura dell'esorcista è stata senza ombra di dubbio l'omonima pellicola di William Friedkin, uno dei film horror più famosi di tutti i tempi.

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