giovedì 12 marzo 2009

Recensione UNA CALIBRO 20 PER LO SPECIALISTA

Recensione una calibro 20 per lo specialista




Regia di Michael Cimino con Clint Eastwood, Jeff Bridges, George Kennedy, Geoffrey Lewis

Recensione a cura di A. Cavisi (voto: 8,5)

Il maturo John, anche detto l'artigliere, incontra lungo il suo cammino il giovane e inesperto Caribù. Insieme progettano un grosso colpo che ricalca fedelmente le orme di una rapina precedente effettuata dall'artigliere. A rallentarli, prima, e aiutarli, dopo, arrivano due vecchi amici di John.

Esordio alla regia dell'allora trentenne Cimino, questo "Una calibro 20 per lo specialista" è un film davvero molto speciale, che riesce nell'intento di rendere emozionante, e a tratti quasi commovente, una storia di rapine e sparatorie. Il tutto è dovuto all'esemplare caratterizzazione di ciascun personaggio, ma soprattutto dei rapporti intercorrenti tra i quattro protagonisti, principalmente i due più importanti, John e Caribù, uniti sempre più da una sorta di legame padre-figlio. Ed è così che il giovane scapestrato e sopra le righe, oltre a divertire con le sue battute sempre pronte e i suoi movimenti da spaccone, fa anche molta tenerezza per la sua ingenuità e la sua immensa sete di conoscenza, oltre che per l'ammirazione e lo spirito emulativo che prova nei confronti di John. Suo unico intento, in realtà, non è quello di arricchirsi col bottino della rapina, ma quello di poter divenire un vero e proprio eroe, come lo era stato John ai tempi della guerra in Corea combattuta al fianco del "Rosso", vecchio amico dell'artigliere che insieme a Goody si unirà al nuovo piano.

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