Recensione venerdi' 13
Recensione a cura di Francesca Caruso
Dopo aver fatto proseliti in tutto il mondo negli anni '80, torna sul grande schermo Jason Voorhees, l'anti-eroe sociopatico, nel remake rinnovato della saga di "Venerdì 13". Visto l'enorme successo ottenuto con il remake del 2003 "Non aprite quella porta", il regista Marcus Nispel e i produttori del film provano a bissare il risultato.
L'intento è quello di riproporre, con una veste nuova, uno dei cattivi del genere horror che sicuramente è rimasto impresso nella memoria di molti. Chi non ha visto il film avrà sicuramente sentito parlare di Jason, l'assassino che porta con sé un machete e indossa una maschera da hockey.
In cerca di sua sorella Whitney che è scomparsa da un mese, Clay Miller torna nei luoghi dove la ragazza è stata con gli amici. La polizia lo dissuade dicendogli di cercare altrove ma Clay, ostinato e speranzoso di trovare un qualsiasi indizio che lo possa mettere sulla giusta strada, bussa a tutte le porte dei cottage nei dintorni di Cristal Lake. Si imbatte in una comitiva di ragazzi, Jenna si offre di aiutarlo. Un assassino sanguinario li attende al varco. Chi riuscirà a fare scacco alla morte?
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