Recensione the strangers
Recensione a cura di Anna Maria Pelella
Una coppia di ritorno da una festa trova ad aspettarli, nella isolata casa di campagna, tre giovani mascherati che cercheranno prima di entrare in casa e poi di ucciderli.
Kristen (Liv Tyler) ha appena rifiutato la proposta di matrimonio del suo fidanzato James e lui, che aveva previsto di festeggiare, la porta comunque nella sua casa di campagna. Il tutto ha lo strano alone di un funerale imminente e, mentre lei si fa un bagno caldo, lui esce alle tre di notte a comprare le sigarette.
Nel frattempo, sempre nel pieno della notte, una tipa bussa alla porta con fare piuttosto aggressivo chiedendo di una certa Tamara. Invece di chiamare la polizia, o almeno sprangare porte e finestre, i due si lasciano lentamente intrappolare e alla fine faranno i conti con tre strani tipi in maschera che li braccano molto da vicino.
Esattamente a metà tra "Ils" e "Funny Games", questo "The Strangers" non va da nessuna parte.
Per cominciare il debito nei confronti del meglio riuscito "Ils" è pesante e incredibilmente non dichiarato. Duole immaginarsi che un regista agli esordi si senta in dovere di copiare, e male, l'intero plot da un film europeo, che tra l'altro ha pure vinto un festival, e pensi anche di farla franca. Stando alla stampa americana il giochetto non gli è riuscito neanche nel suo paese: i giornalisti hanno in più di un caso sottolineato le somiglianze e lasciato cadere l'insinuazione di un debito non riconosciuto verso il film francese.
Detto questo bisogna sottolineare che la tensione sottile del film di riferimento qua è del tutto assente, sostituita da un sonnolento ritmo televisivo e da inspiegabili baruffe sentimentali fuori campo tra i due insulsi protagonisti.
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